Arte e Cultura
Palermo

  • Museo archeologico regionale Antonio Salinas: possiede una delle più ricche collezioni d’arte punica, greca ed etrusca d’Italia oltre che reperti preistorici, egizi e romani;
  • GAM: la Galleria d’Arte moderna Sant’Anna espone opere di importanti artisti come Francesco Lojacono, Michele Catti, Ettore De Maria Bergler, Giuseppe Sciuti, Antonino Leto, Guttuso, Campigli, Carrà, Casorati, Sironi, Greco e De Chirico;
  • Palazzo Branciforte: progettato da Gae Aulenti e aperto nel 2012, l’edificio ospita oltre al Museo una sala congressi e la scuola di cucina del Gambero Rosso con annesso ristorante;
  • Galleria regionale della Sicilia Palazzo Abatellis: allestita nel 1954 da Carlo Scarpa, conserva una vasta collezione di opere d’arte medievali e rinascimentali tra le quali l’Annunziata di Antonello da Messina e il Trionfo della Morte;
  • Museo RISO: è il Museo d’Arte contemporanea più importante della regione e ospita opere di importanti artisti come Emilio Isgrò, Carla Accardi e Pietro Consagra;
  • Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè: nelle sale del Museo trovano documentazione gli usi e i costumi del popolo siciliano attraverso una collezione che comprende arti e mestieri, veicoli, il carretto siciliano, i pupi, le pitture su vetro, le confraternite, i presepi, i giochi fanciulleschi, la magia, gli ex-voto, ecc.;
  • Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino: ospita burattini e marionette provenienti da tutto il mondo;
  • Palazzo Mirto: mostra il tipico arredamento di un palazzo della nobiltà palermitana datato tra il XVII secolo e il XIX secolo;
  • Museo del Risorgimento Vittorio Emanuele Orlando: nel Museo sono conservati quadri, medaglie, sculture e cimeli con oggetto la storia risorgimentale e l’impresa dei Mille;
  • Museo d’arte islamica: si trova nel Palazzo della Zisa e ospita splendidi manufatti di matrice artistica;
  • Tesoro della Cattedrale: conservato nella cripta, comprende una preziosissima collezione di oggetti sacri e gioielleria dal periodo normanno al XIX secolo;
  • Tesoro della Cappella Palatina: comprende paramenti sacri, oggetti liturgici, oggetti preziosi e un tabulario con pergamene dal XI al XVIII secolo;
  • Museo diocesano: fondato nel 1927, raccoglie opere d’Arte sacra che vanno dal periodo normanno all’Ottocento;
  • Museo del Mare dell’arsenale di Palermo: vi si possono ammirare cannoni di fattura settecentesca e portolani oltre che riproduzioni in scala di scialbecchi, galere e navi cannoniere;
  • Museo del Giocattolo Pietro Piraino: raccoglie giocattoli di svariate epoche, dal Rinascimento al dopoguerra;
  • Museo del Costume Raffaele Piraino: raccoglie abiti di gala, da passeggio, da visita, abbigliamento infantile, ecclesiastico, militare, accessori e curiosità della moda;
  • Museo di Palazzo Steri: dedicato all’Inquisizione, vi si possono visitare le celle dei detenuti e i graffiti rinvenuti al loro interno (disegni di figure umane e invocazioni delle prigioniere accusate di stregoneria);
  • Museo Multimediale sul Patrimonio Culturale Immateriale Siciliano: ospitato all’interno del settecentesco palazzo Bonocore;
  • Museo Aptico: museo tattile per non vedenti sui monumenti siciliani;
  • Museo di Paleontologia e Geologia Gaetano Giorgio Gemmellaro: è uno tra i principali Musei geologici e paleontologici italiani. Il patrimonio della collezione è stimato in circa 600 mila reperti;
  • Orto botanico: fondato nel 1779, è il più grande d’Europa;
  • Museo della Radiologia: raccoglie apparecchiature di radiologia e di fisica dal XIX secolo in poi, pubblicazioni scientifiche di interesse storico e documenti e carteggi dei maestri della radiologia del passato;
  • Museo dell’Osservatorio astronomico di Palermo Giuseppe S. Vaiana: ospitato nei locali dell’antica Specola palermitana, comprende una ricca collezione di strumenti astronomici, orologi, strumenti meteorologici e topografici, apparati di fisica e di geomagnetismo;
  • Museo storico dei motori e dei meccanismi: ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria meccanica e raccoglie una vasta collezione di motori e meccanismi a partire dalla seconda metà del XIX secolo;
  • Museo di Mineralogia: è il Museo universitario e ospita una collezione di Meteoriti e migliaia di campioni di minerali, spesso rari, provenienti da tutto il mondo;
  • Museo della Terra e dello Spazio: sito presso Villa Filippina.

Teatri

  • Teatro Massimo Vittorio Emanuele: è il più grande teatro d’Italia e uno dei più grandi teatri lirici d’Europa (famoso nel mondo per l’acustica perfetta con la sua sala a ferro di cavallo);
  • Politeama Garibaldi: il secondo Teatro della città per grandezza e importanza è stato progettato da Giuseppe Damiani Almeyda in stile neoclassico pompeiano. L’ingresso, costituito da un arco di trionfo sormontato dalla quadriga bronzea di Apollo, è opera di Mario Rutelli. L’Orchestra Sinfonica Siciliana, istituita nel 1951, dal 2001 ha la sua sede fissa presso il Teatro Politeama;
  • Teatro Garibaldi: fu inaugurato nel 1861 da Giuseppe Garibaldi che vi fece un discorso;
  • Teatro Biondo: inaugurato nel 1903, è in puro stile ottocentesco ma dotato di suggestivi arredi in stile liberty;
  • Teatro Massimo: in stile liberty, venne progettato dall’architetto Giovan Battista Santangelo;
  • Teatro di Verdura: utilizzato durante l’estate per le rappresentazioni del Teatro Massimo;
  • Teatro Santa Cecilia: ospita i concerti e gli eventi culturali della Fondazione Brass Group;
  • Teatro Zappalà: fondato il 9 febbraio 1996 da Franco Zappalà e da suo fratello Nino;
  • Teatro Libero: nato nel 1968, è il teatro della sperimentazione e dell’avanguardia palermitana.
  • Teatro Ditirammu: è il teatro del canto e della tradizione popolare;
  • Teatro Lelio: è il teatro più moderno e contemporaneo della città;
  • Teatro Bellini: sito nel quartiere Kalsa, il Regio Teatro Carolino, costruito nel 1726, fu ribattezzato Teatro Bellini solo nel 1848.

Nel comune sono presenti il Museo-Archivio per la Fotografia della Sicilia e del Mediterraneo e il Museo etno-antropologico. Quest’ultimo è ubicato in via San Giuseppe nei due piani della casa “Pittà” e accoglie oggetti provenienti dalla collezione privata del prof. Rosario Di Vitale che ha svolto un lavoro di ricerca e raccolta di testimonianze della cultura agro-pastorale di Alia. In esposizione attrezzi e utensili in uso nei secoli scorsi e provenienti dalle piccole aziende agricole del luogo.

Case Museo Contadine, Aliminusa: nel 2016 l’Amministrazione comunale ha inaugurato il progetto delle Case Museo eleggendo Aliminusa “Paese della cultura contadina”. Il progetto parte con l’individuazione di case tipiche, le cosiddette “terrane”, realizzate nel periodo tra la nascita del paese (intorno al 1.600) e gli anni Cinquanta del XX secolo. Tali case avevano la triplice funzione di abitazione dei contadini, ricovero degli animali e conservazione delle provviste.

Di notevole originalità è il Museo dei Quadretti Votivi all’interno del Santuario. Qui sono raccolti 400 dipinti votivi che vanno dal 1840 fino a oggi e che raffigurano le grazie ricevute per intercessione della Madonna di Milicia. A farne un’opera artistica di indubbia inventiva è il fatto che sono dipinti sulle scatole di latta dei contenitori delle sardine salate. Alcuni quadretti dell’inizio del XX secolo sarebbero della scuola di Renato Guttuso, altri sono opera di un noto pittore di carretti siciliani, Michele Ducato.

  • Museo Guttuso: inaugurato nel 1973, ospita le opere donate dal maestro alla sua città natale oltre a opere di altri importanti artisti del XX secolo quali Cagli, Mario Schifano, Onofrio Tomaselli, Silvestre Cuffaro, Domenico Quattrociocchi, Pina Calí e Giuseppe Pellitteri;
  • Museo del Giocattolo e delle Cere Pietro Piraino: espone circa 1600 giocattoli prodotti dal II secolo a.C. al 1900 e 100 opere in cera risalenti al Settecento e all’Ottocento;
  • Museum-Osservatorio dell’Arte contemporanea in Sicilia: è un Museo privato d’Arte contemporanea fondato dal gallerista Ezio Pagano nel 1997. Il Museo ospita l’Archivio storico degli artisti siciliani del XX secolo (ASAS), una raccolta di fotografie e pitture e sculture di vari artisti siciliani come Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Guccione, Emilio Isgrò, Augusto Perez, Antonio Sanfilippo, Salvatore Scarpitta, Fosco Maraini, Ferdinando Scianna e Giuseppe Tornatore.
  • Museo civico etno-antropologico: allestito nell’ex Convento dei Cappuccini, vi si possono ammirare le ricostruzioni di scene di vita precedenti all’industrializzazione e reperti greco-punici del VI/V secolo a.C.;
  • Museo dell’Orologio: raccoglie le testimonianze della tradizione artigianale della famiglia Scibetta, orologiai dal Settecento fino ai recenti anni Ottanta. Gli Scibetta furono mastri nella fabbricazione di orologi da torre e per questo nel Museo si ammira anche l’Orologio Geografico Universale che sincronizza il fuso orario italiano con i più importanti fusi orari del mondo.

Nel centro storico del paese è visitabile il Museo della Casa Contadina allestito proprio in un’antica abitazione contadina dei primi anni del XX secolo. Nella Casa Museo sono raccolti gli attrezzi utilizzati nei campi e sono ricostruiti gli antichi interni: è presente, ad esempio, la tannura con il forno, la mangiatoia per gli animali e il parmentu ovvero un deposito per cereali.

Sito all’interno del Castello dei Ventimiglia, il Museo civico è l’istituzione culturale a cui l’Amministrazione comunale ha affidato la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città. Ancora da segnalare a Castelbuono il Museo naturalistico Francesco Minà Palumbo dove è preservata l’ingente collezione naturalistica omonima e una piccola sezione archeologica che documenta l’esistenza di alcuni insediamenti neolitici nel territorio comunale. Ancora il Museo del Risorgimento “I Viaggi”, inaugurato l’11 dicembre 2016, custodisce in quattro ampie sale allestite nei locali dell’ex carcere di piazza Margherita i cimeli garibaldini donati da Francesco Romeo, ispettore onorario dei Beni Culturali della Regione siciliana.

Il Museo comunale Mandralisca accoglie le collezioni artistiche e archeologiche del barone e mecenate Enrico Piraino. Qui è conservato anche il celebre Ritratto di Ignoto di Antonello da Messina.

Nel paese ha sede il Museo civico etno-antropologico dove è possibile fare un’incursione nella storia e nelle tradizioni locali.

Nel patrimonio culturale del paese spicca il Museo delle Carrozze di Villa Onorina, collezione privata di carrozze, carretti e attacchi da trasporto di ogni tipo databili dalla fine del Settecento a oggi.

Collesano è sede del Museo dedicato alla competizione automobilistica Targa Florio, di cui costituiva uno dei passaggi principali.

L’Antiquarium è un Museo archeologico che offre al visitatore un articolato percorso nell’urbanistica, nella cultura e nei manufatti della città di Entella, dai primi insediamenti neolitici degli Elimi a quelli di età ellenistica e medievale fino alla distruzione della città, avvenuta nel 1224 ad opera di Federico II.

  • Museo civico-comprensoriale Pippo Rizzo: ospitato nelle sontuose sale del Palazzo Provenzano, espone diversi reperti tra cui spiccano i ritrovamenti provenienti dal sito archeologico di Montagna Vecchia;
  • Museo etnografico San Leoluca: Museo demo-etno-antropologico costituito da due stanze (la cucina e la camera da letto) arredate come era in uso fino alla prima metà del Novecento. Esposti anche numerosi utensili e oggetti di lavoro utilizzati dai contadini nella vita quotidiana;
  • I.D.M.A (Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia e Movimento Antimafia): custodisce i documenti del Maxi-processo che ha segnato una tappa fondamentale nella lotta contro Cosa Nostra. I documenti sono testimonianza del lavoro di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che hanno pagato con la vita il loro impegno nella lotta contro la mafia.

Il Museo civico di Gangi si sviluppa in 4 sezioni: Sezione archeologica; Sezione etno-antropologica; Sezione delle armi e Pinacoteca Gianbecchina.

Ideato nel 1983 da Vincenzo Piccione e istituito nel 1985, il Museo etno-antropologico delle Madonie conserva oggetti, utensili e altre testimonianze dell’antica vita rurale.

In un’area adiacente a Godrano nasce Godranopoli, un luogo che accoglie il Museo etno-antropologico della Civiltà contadina e pastorale locale, una raccolta di oggetti che ricordano la vita di quei luoghi, uno spazio dedicato al “poeta pecoraio” Giacomo Giardina, una Pinacoteca d’Arte contemporanea e tradizionale con opere di Picasso, Guttuso, Brogne, Levi e una biblioteca ricca di storia e cultura siciliana. Godranopoli è stato voluto da Francesco Carbone e rappresenta la culla della cultura storica della civiltà locale che unisce insieme passato, presente e futuro.

Il Castello ospita il Museo archeologico regionale della Valle dell’Eleuterio.

L’ex convento dei benedettini oggi ospita la Galleria civica d’Arte moderna intitolata a Giuseppe Sciortino, il suo primo curatore e direttore.

Il Museo comunale sito in piazza Umberto I si suddivide in varie sezioni: Museo geo-naturalistico del Permiano del Sosio, la sezione dedicata della cultura Albanese (Arbëreshe), la Galleria di foto tratta dal film Nuovo cinema Paradiso, una sezione foto-video filmatica, il Museo dell’Acqua e il Museo del Libro.

II Museo civico di Partinico è composto da tre diversi settori: la Pinacoteca, la sezione etno-antropologica e l’Antiquarium che custodisce una raccolta di antichi reperti rinvenuti nel territorio.

Museo civico intitolato a Nicola Barbato: sorto nel 1989, il Museo ospita collezioni che si riferiscono alla cultura materiale e alla costumistica tradizionale arbereshe.

Nel paese si può visitare il Museo archeologico (presso il Collegio dei Gesuiti) e il Museo Ambientalistico Madonita (nel Palazzo Notarbartolo).

Da ricordare il Teatro di Pietrarosa, di recente costruzione, realizzato secondo lo stile greco.

Il Museo Archeologico Montagna dei Cavalli, inaugurato il 20 maggio 2000, custodisce importanti reperti della seconda metà del IV secolo a.C. Tra i reperti di particolare valore archeologico sono i frammenti di due diademi in argento dorato su base bronzea recuperati nella necropoli occidentale di Montagna dei Cavalli (Hippana), una pisside (ovvero un vaso votivo che presenta da un lato l’immagine di una donna seduta e dall’altro lato una figura maschile che danza) e una laminetta in argento dorata.

  • Antiquarium Jetino: ospita i reperti rinvenuti durante gli scavi dell’antico sito della città quali ceramiche medievali provenienti dal Tempio di Afrodite, materiale vascolare e uno dei due leoni accovacciati che decoravano lateralmente le file delle gradinate riservate alle autorità;
  • Museo etno-antropologico: fondato nel 1989 sotto la guida del professor Francesco Carbone, al suo interno sono stati ricostruiti gli ambienti delle case contadine e i cicli agricoli del grano e dell’uva.

Il Museo etno-antropologico è ospitato nel vecchio Palazzo del Municipio.

Il Museo civico è dedicato a Baldassarre Romano, archeologo termitano vissuto nell’Ottocento, e ospita una collezione di monete d’oro e d’argento di conio romano provenienti da varie città della cosiddetta Magna Grecia. Nelle sale si trovano anche reperti dei periodi paleolitico, romano e arabo: dipinti, arazzi, sculture e oggetti preziosi.

Palazzo D’Aumale accoglie il pregevole Museo Civico nelle cui sale sono esposte le sezioni naturalistica, archeologica e etnografica. Il Museo ospita inoltre la Collezione storica permanente del Carretto Siciliano.

Il Museo archeologico raccoglie resti e materiali degli insediamenti delle antiche civiltà di Ustica risalenti alla media età del Bronzo (1400-1200 a.C.).

Il Teatro delle Palme, così chiamato per i grandi alberi secolari piantati al suo ingresso, è stato costruito a metà del Quattrocento per volere della famiglia Fontana e su progetto dell’ingegner Pietro Villa.

Ialmo Consiglia

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