Arte e Cultura
Catania

Il Teatro Massimo Vincenzo Bellini è il teatro d’elezione dell’opera catanese. Inaugurato nel 1890 con la rappresentazione della Norma del Bellini, presenta un prospetto neoclassico con una sala interna sfarzosa e ricchissima di decorazioni. La struttura è composta da quattro ordini di palchi e un loggione, il soffitto si presenta interamente affrescato con scene tratte dalle opere del compositore catanese. Venne definito da Beniamino Gigli “il miglior teatro” al mondo per la resa dell’acustica. Oggi è sede di interessanti stagioni liriche e sinfoniche. Tra gli altri teatri da segnalare a Catania ricordiamo: Teatro Stabile (via Umberto I n. 312); Teatro Giovanni Verga (via Giuseppe Fava n. 39); Teatro Sangiorgi (via Antonino di Sangiuliano n. 233); Piccolo Teatro (via Ciccaglione n. 29), Teatro Metropolitan (via Sant’Euplio n. 21) e Teatro ABC (via Pietro Mascagni). Per quanto riguarda invece i musei, uno dei più prestigiosi di Catania è il Museo del Cinema che si trova all’interno dell’area fieristica delle Ciminere (in piazzale Rocco Chinnici). Il Museo è stato progettato dal famoso architetto François Confino e al suo interno sono visionabili alcune collezioni di lanterne magiche, proiettori e lampade utilizzate come macchine da set cinematografiche nei primi anni del Novecento. Al piano superiore si può intraprendere un percorso virtuale nella storia del cinema, dalle prime proiezioni dei fratelli Lumiere passando per il cinema muto fino ai giorni nostri, guidati dalla narrazione dell’attore Lando Buzzanca. Caratteristica è la sala dedicata al cinema in Sicilia, in particolar modo a Catania, con la proiezione di spezzoni di film girati nel capoluogo e locandine originali. Tra gli altri musei più importanti del capoluogo etneo segnaliamo: Museo Storico dello sbarco in Sicilia del 1943 (piazzale Rocco Chinnici); Città della Scienza (via Simeto n. 23); Museo di Zoologia (via Androne n. 81); Casa Museo Giovanni Verga (via Sant’Anna n. 8); Museo Emilio Greco (piazza San Francesco D’Assisi); Museo Diocesano (via Etnea n. 8); Museo Orto Botanico (via Etnea n. 397); Antiquarium del Teatro Romano (via Vittorio Emanuele II n. 266); Museo Civico Castello Ursino (piazza Federico II di Svevia); Museo Paleontologico dell’Accademia Federiciana; Museo Valenziano Santangelo (via A. Santangelo Fulci, 55/A-B) e il Museo del Giocattolo (presso il Centro Fieristico Le Ciminiere di Viale Africa).

Teatro comunale: si tratta di un teatro moderno costruito nel 2004 e nato dalla ristrutturazione di un locale comunale precedentemente utilizzato come deposito. Può contenere oltre trecento spettatori e viene adibito alle rappresentazioni teatrali e a spettacoli musicali.

  • Ad Acitrezza, frazione di Aci Castello si trova il Museo “Casa del Nespolo” è dedicato alla memoria del famosissimo romanzo verghiano I Malavoglia. Si tratta della casa originale di ambientazione dello scritto e permette di rivivere l’atmosfera dell’epoca negli arredi e negli utensili della vita quotidiana. Ancora presente anche l’antico nespolo in cortile. L’interno propone un vano dedicato al film La Terra Trema girato da Visconti proprio in questi luoghi mentre in un’altra stanza si può osservare una collezione di strumenti e arnesi, anche molto antichi, della pesca.
  • Museo Civico, presso Castello Normanno, Piazza castello n. 25. In una suggestiva location all’interno del Castello di Aci, ospita una ricca collezione mineralogica e reperti archeologici. Molto bello il piccolo orto botanico ricavato all’esterno.

Museo del Carretto Siciliano: curioso museo che ospita diversi esemplari di carretto siciliano (alcuni decorati con le sole sculture, privi di dipinti) di pregevolissima fattura.

  • Museo delle Uniformi: al suo interno sono presenti uniforme storiche, medaglie, copricapi e oggetti militari dal XVIII al XX secolo. La collezione apparteneva originariamente all’Ing. Acese Aldo Scaccianoce che la cedette alla Regione Siciliana. Tra i ritratti più noti sono presenti quello dell’imperatore Francesco Giuseppe e di Umberto II. Molto significativa la teca dedicata al 150° dell’Unità d’Italia che contiene le coperte con le iniziali ricamate in oro dei Re Umberto I e Vittorio Emanuele III
  • Museo dell’Opera dei Pupi: ospita la mostra permanente della raccolta del teatro Pennisi Macrì di Acireale, delle attrezzature teatrali originali siciliane, dei pupi e teste di pupi.
  • Teatro dell’Opera dei Pupi: teatro di marionette (Pupi) che mette in scena le vicende di Carlo Magno e i suoi paladini adattate dalla Storia dei Paladini di Francia e dall’Orlando Furioso. È il primo patrimonio italiano ad essere stato inserito dall’Unesco tra i Patrimoni Orali e Immateriale dell’Umanità.

Sito nel Palazzo Normanno, il Museo Archeologico Etneo ospita reperti archeologici provenienti sia dagli scavi effettuati nel territorio di Adrano che da altre località della Sicilia orientale e databili in un arco di tempo di svariati millenni, dall’età neolitica fino al periodo medievale. Il Museo ospita anche un archivio e una sezione dedicata alle collezioni storico-artistiche ed etnoantropologiche.

Il Museo Civico “Belpasso Musei” si compone di diverse sezioni volte alla valorizzazione del patrimonio archeologico, etnoantropologico, naturalistico e socio-culturale del territorio. Le esposizioni sono allestite nella Casa di Antonino Russo-Giusti e nella Casa del Lampionaio. La sezione Mechanè (Museo Multimediale dei Carri di Santa Lucia), è volta a illustrare un’antica tradizione, quella dei carretti siciliani, che ogni anno viene rievocata durante la vigilia della festa della patrona. La sezione del Museo Etnoantropologico Venerando Bruno è stata aperta di recente e ospita la ricca collezione appartenuta all’archeologo Bruno Venerando con oltre 330 reperti, per la gran parte strumenti di lavoro usati per l’attività agricola e antichi attrezzi domestici che ricostruiscono il passato della civiltà belpassese. Il Museo ospita inoltre una sezione dedicata agli eventi bellici che sconvolsero il territorio belpassese durante la Seconda Guerra mondiale, il Museo delle sculture contemporanee e il percorso della Via letteraria di Nino Martoglio.

Museo del Carretto siciliano Gullotti, sito in contrada Cantera; Museo storico di Castello Nelson e Museo di sculture in pietra lavica, nel parco di fronte al Castello Nelson.

Di notevole importanza il Museo civico ospitato nell’ex carcere borbonico. Al suo interno è presente la pinacoteca della città con dipinti di artisti siciliani e il fercolo di San Giacomo, in legno dorato e argento, risalente alla fine del XVI secolo. Si ricordano altresì: il Museo della ceramica che raccoglie ed espone circa 2.500 reperti realizzati in Sicilia a partire dalla preistoria; il Museo della ceramica contemporanea presso il Palazzo Reburdone; il Museo delle Ville Storiche Caltagironesi e Siciliane a Villa Patti; il Museo tecnologico Hoffmann; il Museo d’Arte contemporanea; il Museo internazionale del Presepe; la Mostra dei Pupi siciliani; il Museo naturalistico presso la frazione Santo Pietro e la Pinacoteca Museo dei PP. Cappuccini presso la chiesa dei frati Cappuccini.

Museo civico Prospero Grasso, sito in via Papa Giovanni XXIII. Il museo raccogliere memorie, opere e oggetti che raccontano la storia e la cultura locale oltre a un’ampia e ben curata sezione archeologica dove sono esposti i reperti portati alla luce nel sito archeologico di Monte Iudica.

  • Acquario Mediterraneo: inaugurato nel 2003, conserva oltre cinquecento esemplari di specie ittiche tipiche delle acque mediterranee e tropicali. Singolare la ricostruzione di un laghetto africano e di un’area tropicale con barriera corallina.
  • Museo Etneo delle migrazioni, l’area ripercorre il fenomeno migratorio che ha interessato, negli anni, i paesi dell’area etnea. Al suo interno custodisce molti documenti originali che testimoniano l’arrivo dei cittadini siciliani in America, in Australia e nel Nord Europa. È presente anche uno spazio multimediale adibito alla proiezione di cortometraggi e documentari sul tema, oltre alla conservazione di rassegne stampa dell’epoca.
  • Museo del Presepio: ospita un centinaio di collezioni di presepi provenienti da tutta Italia, costruiti con i più svariati materiali.
  • Museo degli usi e costumi delle genti dell’Etna: si tratta di un museo che ripropone gli ambienti della vita rurale e contadina degli abitanti dei paesi etnei nel Novecento. Conserva gli attrezzi agricoli e i macchinari utilizzati per la raccolta delle olive o per la vendemmia, così come apparecchi di uso domestico a oggi non più adoperati.

Museo Civico, Piazza Carlo Maria Carafa n. 1. Ospita i reperti archeologici portati alla luce durante gli scavi effettuati nel corso degli anni sul territorio. Al suo interno si possono osservare i resti di corredi funerari ritrovati nella necropoli rinvenuta presso la contrada di Madonna del Piano, oltre al vasellame e attrezzi di uso comune in epoca classica. Bellissime le ceramiche di colore blu esposte nell’ultima sala del museo, testimonianza della presenza storica dell’attività artigianale decorativa ancor oggi vitale.

  • Museo Civico Antonino Di Vita, Corso Umberto I n. 208. Si tratta di un museo archeologico nel quale sono custoditi molti dei resti rinvenuti durante gli scavi sul territorio.
  • Museo Etnografico, presso Ex Monastero Santa Chiara e San Benedetto. Luogo espositivo dove vengono ricreati gli ambienti dell’antica tradizione contadina con oggetti della vita quotidiana e strumenti di lavoro ormai inusuali.
  • Museo etnografico dell’Etna, sito nella sede della Pro Loco, ospita reperti naturali e manufatti artigianali che raccontano la storia naturale e le tradizioni del comune.
  • Museo Francesco Messina, ospita un’esposizione permanente delle opere dell’artista Salvatore Incorpora e 40 opere grafiche dello scultore Francesco Messina. L’allestimento è stato curato da Vittorio Sgarbi e Antonio D’amico.

Museo civico Salvo Nibali, costruito nel 1952 al fine di conservare e tutelare il prezioso patrimonio archeologico scoperto nella zona.

Nel comune sono presenti il Museo storico di Castello Nelson dove è possibile visitare la dimora nobiliare dei duchi Nelson e il Museo “Maniace il Futuro nelle Nostre Radici”, inaugurato nel 2004 nella sede della Pro Loco di Maniace e che racconta la storia del comune dal periodo arabo fino all’ottenimento della recente autonomia amministrativa.

Il Teatro Stabile di Mascalucia si trova in via Don Bosco ed è attivo sin dal 1988.

Museo Archeologico Santa Maria La Vetere, sorge in via Concerie. Il Museo di San Nicolò, situato nelle cripte funerarie della chiesa costruita nel 1721, conserva una ricca collezione di paramenti liturgici del Seicento e del Settecento, gli argenti della chiesa di S. Maria della Catena, i gioielli, gli ex-voto e il corredo liturgico di S. Agata. Museo Civico e Archivio Storico Sebastiano Guzzone. Inaugurato nel 2007, è ospitato nei locali del complesso conventuale dei frati domenicani. Museo d’arte contemporanea Antonio Cannata. Galleria d’arte contemporanea Baldanza.

  • Museo Luigi Capuana: si trova all’interno della casa natale dello scrittore e ospita la biblioteca comunale. Degna di nota la collezione libraria in Esperanto, donazione del prefetto Pietro Rizzo.
  • Museo Civico Corrado Tamburini Merlini, Viale della Rimembranza n. 8. Custodisce moltissimi reperti ritrovati sul territorio, tra i quali resti di ossa di animali appartenenti all’epoca preistorica e strumenti di lavoro dell’Età del Bronzo.
  • Museo Etnoantropologico, presso Ex convento Padri Minori, Via Carlo Alberto n.21. Colleziona molti utensili e strumenti della civiltà contadina e rurale ormai in disuso, raccogliendo anche un vasto numero di proverbi in lingua dialettale.

Museo del Tombolo: l’attività artigianale dei merletti a tombolo costituisce una ricchezza tipicamente locale, pregio e vanto di tutte le donne del paese. All’interno del museo è possibile visitare un’ampia e curata esposizione di tali lavorazioni. Il tombolo, probabilmente nato in Cina e portato in Italia da Suore Missionarie, consente l’intreccio di filo di lino o di cotone attraverso il frusciare dei fuselli di legno abilmente manovrati da dita esperte. Nei locali del principesco palazzo Biscari, le giovani donne mirabellesi si raccolsero numerose per apprendere quell’arte che sarebbe diventata il fiore all’occhiello del paese. Nel 1910 l’Opera del Tombolo venne ufficialmente istituzionalizzata con la venuta da Roma di quattro Suore dell’Ordine di Santa Dorotea espressamente chiamate dai principi Biscari a stabilirsi nel palazzo, assicurandone così la continuità. Da quel momento Mirabella fu tutto un fervore di tombolo che con l’andar del tempo ha cambiato per molti versi il volto del paese dandogli una posizione di primo piano anche in campo nazionale per la produzione di tali preziosi merletti, esposti nelle mostre di artigianato in varie città d’Italia ed estere. Il merito storico è da attribuirsi alla giovanissima moglie del principe Biscari, Angelina Auteri che, credendo fermamente nel suo ambizioso e coraggioso progetto imprenditoriale, offrì alle donne del paese la possibilità di rendersi indipendenti e di preparare da sé il corredo alle figlie. Il tombolo negli anni divenne una realtà economica molto forte, tanto da far meritare al paese la denominazione di “Città del Tombolo”.

Museo di Arte Sacra, Via Madonna delle Grazie n.1. Si trova in una cripta interna alla Chiesa Madre e si estende in cinque sale espositive, all’interno delle quali sono conservati oggetti sacri quali reliquari, ostensori, paramenti liturgici e manufatti tessili.

Dedicato alle arti, agli usi e ai costumi degli abitanti appartenenti alla civiltà contadina del luogo, il Museo della Civiltà Contadina offre testimonianze del lavoro e della vita nelle campagne siciliane tra Ottocento e Novecento.

Aperto al pubblico nel 2015, il Museo “Due Palmenti” si trova all’interno del complesso EXPO nelle pertinenze di Palazzo Pulvirenti e ospita al suo interno gli utensili e le strutture che servivano alla pigiatura dell’uva, dal torchio che veniva utilizzato per spremere gli acini alle vasche che accoglievano il mosto.

A Raddusa sono presenti due musei: Il Museo del Grano e il Museo Nazionale Italiano del Tè. Il primo si propone di ricostruire gli usi e i costumi della comunità contadina di Raddusa offrendo al visitatore una ricostruzione delle vecchie usanze locali mentre il secondo ospita una ricchissima collezione di bellissime e coloratissime teiere riferibili ai diversi periodi storici della dinastia imperiale cinese.

Il Museo Archeologico Paolo Vagliasindi, allestito nel Castello svevo, esibisce reperti databili dal VI al III secolo a.C. e una collezione di pupi siciliani dei primi del Novecento.

Inaugurata nel 2016, Casa Allegra Museo del Vino è un esempio tipico dell’architettura rurale etnea legata all’attività vitivinicola. I recenti interventi di restauro e adeguamento hanno reso gli spazi esterni utilizzabili in estate per attività culturali connesse alla gestione del museo come mostre e manifestazioni. L’implementazione dell’archivio e la fruizione del “palmentoscopio” con specifiche visive, acustiche e olfattive hanno poi reso Casa Allegra un museo interattivo e all’avanguardia che contribuirà allo sviluppo del territorio e del settore turistico.

Museo La Contea del Caravaggio, sito in via Rimini n. 1.

Il Museo provinciale della Ganzaria espone oggetti di alto interesse archeologico, storico, scientifico ed etnografico a testimonianza della storia e della cultura degli abitanti del luogo.

Santa Venerina ospita il Museo del Palmento, dedicato alle antiche attività agricole e artigianali della zona, e il Museo della civiltà enologica “La distilleria” risalente alla seconda metà del XIX secolo e che ospita le attrezzature originali.

Di recente inaugurazione, il MACE (Museo d’Arte Contemporanea sull’Etna) è uno spazio espositivo che ospita opere di scultura, pittura e fotografia di artisti contemporanei. Pensato come uno spazio multidisciplinare e innovativo, il MACE è ospitato nei locali dell’ex-macello di Sant’Alfio.

All’interno del Santuario di Sant’Alfio troviamo un curiosissimo Museo degli ex voto che raccoglie collezioni ancora scarsamente conosciute e studiate di offerte fatte alla Madonna oppure direttamente al Santo come segno di gratitudine per la grazia ricevuta. Il Museo espone una vasta gamma di oggetti quali cappelli, capi di vestiario, attrezzi ortopedici (stampelle e busti), vari tipi di armi, bossoli e schegge di proiettili e qualsiasi altro oggetto che abbia avuto relazione con la grazia ricevuta. Da segnalare le numerose tavolette votive, ossia i quadri che riproducono la scena del miracolo, ossia il particolare momento di grave pericolo che si ritiene superato grazie all’intervento divino.

Il Museo delle Conchiglie è intitolato all’architetto Francesco Marescotti che nel corso dei suoi viaggi in giro per il mondo ha raccolto migliaia di conchiglie. Negli anni Ottanta la collezione è stata acquistata dal Comune insieme a una ricca biblioteca di testi sull’argomento e dal 2008 è esposta nel Museo appositamente allestito che si trova in via del Santuario n. 4.

  • La Casa delle Farfalle del Monte Serra è una voliera con piante e fiori tropicali che ospita le farfalle più belle del mondo insieme ad altri interessanti invertebrati delle foreste tropicali come gli insetti stecco, gli insetti foglia e dei coleotteri giganti. La visita della struttura comprende un’interessante lezione sul mondo degli insetti in generale.
  • Il Mu.La (Museo della Lava e dei Vulcani) o Etna Museum (Museo dell’Etna) è un centro espositivo permanente dedicato ai vulcani e all’analisi delle attività antropiche del territorio etneo fortemente influenzate dalla presenza del maestoso vulcano Etna. Un museo moderno e accessibile a tutti che con i suoi oltre 1500 mq di esposizione didattico-scientifica si propone di educare e avvicinare l’uomo alla Natura.

In omaggio al grande scrittore Giovanni Verga è stato realizzato il Museo dell’Immaginario Verghiano presso Palazzo Trao dove sono esposte esclusive testimonianze biografiche dello scrittore come fotografie e manoscritti, ma anche oggetti come la sua macchina fotografica, con la quale immortalò la vita del suo paese. L’attenzione del paese per il patrimonio culturale si ritrova anche nel Museo delle Arti presso Palazzo Costa dove sono esposte opere di arte contemporanea.

Segnaliamo nel territorio del comune il Museo del Miele (via Tenente Scuderi, 26/C) e le Miniature della Sicilia (via Cassone).

Ialmo Consiglia

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