Identità Sutera

Amministrazione

SINDACO

Giuseppe Grizzanti

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Protezione civile – Polizia Municipale – Personale – Ambiente

Sito istituzionale

www.comune.sutera.cl.it

Pietro Alongi

Deleghe:

Vice Sindaco – Sport – Spettacolo – Turismo Naturalistico-Minerario – Valorizzazione del borgo – Politiche dell’immigrazione – Politiche Giovanili – Verde Pubblico – Edilizia privata – Partecipazione – Sviluppo Economico – ed Attività produttive, Commercio, Artigianato e Servizi Avanzati

Marisa Montalto Monella

Deleghe:

Lavori Pubblici – Urbanistica – Arredo Urbano – Energia Alternativa – Risparmio Energetico – Bilancio e Tributi

Giovanna Angela Di Francesco

Deleghe:

Turismo Religioso – Valorizzazione Magna Via Francigena e Percorsi Etno-Antropologici – Relazione Paesi Gemellati – Beni ed Attività Culturali – Pubblica Istruzione – Politiche Sociali, Familiari e dell’Integrazione – Servizio Civile Nazionale

Sutera, Luogo di “salvezza”

Monte di San Paolino: alta rocca sulla quale è eretto il santuario dedicato al patrono della città. Da qui si può godere di un bellissimo paesaggio che abbraccia il mare, Agrigento e il vulcano Etna. La zona, ricca di vegetazione, comprende anche una pineta dotata di area attrezzata.

Santa Croce: pineta vicina all’area archeologica di San Marco, così chiamata per la presenza di una grande croce sulla sua sommità.

La Jacca: collinetta che sorge nelle vicinanza dell’area Santa Croce, così denominata per la presenza di una spaccatura, la Jacca appunto, che la divide in due parti perfettamente speculari. Si tratta di un percorso naturalistico particolarmente adatto ad escursioni e passeggiate in mezzo alla natura.Secondo una leggenda, la “Jacca”, ossia una fenditura che spacca in due porzioni combacianti (per pochi metri) una collina della zona, si formò quando avvenne la crocifissione di Gesù.

Toponomastica – Il nome Sutera è probabilmente di origine greca, legato al termine Sotéra, con esattezza all’accusativo Sotér, che significa Salvatore.

Origini – Tracce dei primi insediamenti umani risalgono al periodo preistorico, come attestano i diversi tipi di strumenti litici (soprattutto punte di lance ma non solo) rinvenuti nelle grotte che costellano l’intero territorio, specialmente in località San Marco. Nel corso della colonizzazione greca il sito fu occupato dagli Elleni provenienti da Gela ed Agrigento, ai quali probabilmente si deve l’origine del toponimo. Fu però con la dominazione araba che il paese cominciò ad espandersi. Di quel periodo rimangono il quartiere Rabato, che mostra chiaramente l’impianto orientale, ed alcune tracce di quella che era la moschea della città. Intorno all’anno Mille, gli arabi furono cacciati dai normanni, e nella prima metà del Trecento il conte Ruggero di Scanne ottenne la giurisdizione del casale. Nella seconda metà dello stesso secolo passò al feudatario Giovanni III Chiaramonte, conte di Caccamo. Nel 1535 il borgo fu ceduto dall’imperatore Carlo V a Girolamo Bologna, barone di Capaci, mentre nel 1560 gli stessi abitanti ne riscattarono la proprietà. Nel corso del XVIII secolo il paese visse un fervido periodo di sviluppo culturale che si arrestò progressivamente a partire dal XIX secolo, quando la zona subì un improvviso spopolamento che ne provocò il lento declino.

Sutera contemporanea – Una data importante per la cittadina è il 1905, quando una terribile frana distrusse parte del patrimonio architettonico. Oggi Sutera è un piccolo borgo che, grazie ai suoi tesori architettonici (come l’intero quartiere Rabato, con le sue case in gesso  distribuite tra viuzze, cortili e ripide scalinate), è annoverato fra i borghi più belli d’Italia.

Centro storico –  Piccolo ma affascinante, conserva un impianto medievale. Presenta tre quartieri, Rabato, Rabatello e Giardinello, che abbracciano armonicamente la montagna di San Paolino.

Architettura Religiosa

  • Chiesa Madre di Maria Santissima Assunta: eretta nel 1300, sorge nella parte più alta dell’antico quartiere Rabato. Venne edificata per volontà di Giovanni Chiaramonte in sostituzione dell’antica moschea, i cui richiami architettonici si possono ancora osservare nell’ingresso laterale. La struttura interna è composta da tre navate, ricche di decorazioni e stucchi. Molto bella la cappella dedicata al Santissimo Sacramento, abbellito con scene dell’Antico e Nuovo Testamento.
  • Santuario San Paolino: eretto sul monte di San Paolino, è la meta finale delle processioni per le feste di San Paolino e  Sant’Onofrio; la struttura, difatti, custodisce le urne contenenti le reliquie dei due Santi, denominate dalla popolazione Li Santi Casci.
  • Chiesa della Madonna del Carmelo: di origini incerte, la chiesa venne ricostruita intorno agli anni Trenta del Novecento. La struttura è molto semplice e lineare, custodisce al suo interno parecchie opere pittoriche e scultoree interessanti, come ad esempio la statua in marmo dedicata alla Madonna del Soccorso realizzata da Bartolomeo Berrettari.
  • Chiesa di Sant’Agata: di origine romanica, venne ricostruita nel Settecento quando si edificò anche la torre campanaria. Molto bello l’interno a tre navate di cui una centrale a botte e due laterali a crociata affrescate di colore blu.  Molti i quadri e le sculture in essa conservati, come la raffigurazione della Madonna degli Agonizzanti (attribuito a Pietro D’Asaro), o la statua di San Sebastiano, di origine cinquecentesca, opera del Lo Cascio.
  • Cappella San Marco: piccola cappella incastonata nella roccia che sorge in una zona rurale poco distante dal centro abitato. Bellissime le pareti affrescate in età bizantina rappresentanti scene di vita di Gesù.

Architettura Civile

  • Quartiere Rabato: qui si mette in scena durante il periodo natalizio il famoso Presepe Vivente di Sutera. Lo scenario è molto caratteristico, rappresentato da case in pietra di gesso accatastate l’una sull’altra da cui si dirigono vicoli e viuzze  su un manto stradale fatto di ciottoli.
  • Palazzo Salamone: in piazza Francesco Salamone si può osservare quel che resta dell’antico palazzo omonimo di origine quattrocentesca. La struttura era casa di appartenenza del famoso condottiero, la cui fama è ricordata da una lapide collocata su un lato del rudere.
  • Auditorium Comunale: sorto sull’antica chiesetta di Maria SS. degli Agonizzanti, oggi è sede di manifestazioni e mostre. Al piano interrato si possono ancora osservare delle cripte appartenenti alla vecchia struttura religiosa.

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale:

Chiesa di San Giovanni Battista; Chiesa dei Cappuccini; Ex Convento Padri Carmelitani.

Siti Archeologici

San Marco: collinetta di natura gessosa dove sono stati riportati alla luce resti di ceramiche ed un anfratto databile all’età bizantina, all’interno del quale è possibile ammirare scorci di affreschi dell’epoca.

Sutera è una cittadina di tradizione mineraria, la sua economia è stata per lungo tempo basata sulle attività estrattive e le solfare della zona. Oggi il territorio usufruisce di un’economia prevalentemente agricola basata sulla coltura di mandorle, olive, frutta e grano. Molto sviluppato anche il settore dell’allevamento di ovini e caprini. Importanti, inoltre, i prodotti caseari e il miele. Il settore turistico di recente è stato incentivato dall’ampliamento e modernizzazione dei servizi e delle strutture ricettive, oltre che dalla valorizzazione artistico-culturale.

Evoluzione demografica – Oggi gli abitanti di Sutera, rispetto al censimento del 1861, registrano un dato inferiore, nell’ordine del migliaio, infatti dai 2.677 si è passati ai circa 1.500 residenti odierni. È da evidenziare, tuttavia, che nella prima metà del Novecento erano quasi raddoppiati, per poi subire un notevole calo.

Etnie e minoranze – Gli stranieri residenti a Sutera al 1° gennaio 2016 sono 69 e rappresentano il 4,9% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 31,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio.

Musei – Museo Etnoantropologico – M.E.S. presso l’Antico convento dei Padri Carmelitani. Il museo è esempio di partecipazione e volontà popolare: è stato reso fruibile, difatti, grazie al contributo di studenti, genitori e liberi cittadini che hanno raccolto un patrimonio della collezione artigiana e contadina rendendone possibile la nascita. Al suo interno è possibile visionare antichi strumenti utilizzati per la coltivazione nei terreni, riproduzioni di vita domestica d’altri tempi, attrezzature adoperate nell’artigianato databili intorno al Settecento e Ottocento. Il museo custodisce anche una collezione di manifesti di concerti di inizio Novecento e quelli degli emigranti verso l’America ed il Nord Italia. Molto interessante anche la raccolta di immagini votive rappresentanti santi e soggetti religiosi, che anticamente si era soliti esporre in camera da letto. Ancora, nello spazio espositivo sono state allestite delle riproduzioni di ambienti scolastici di età fascista e di ambienti domestici, quali la classica naca, ossia la culla per neonato che si usava appendere sopra il letto della camera matrimoniale.

Biblioteche – Biblioteca Comunale Avv. Michele Mormino sita in Via Municipio; Archivio Storico in Piazza Rettore Carruba.

Cinema – Nel 1987 il regista statunitense Michael Cimino girò a Sutera parte del suo film Il siciliano, che narra la storia del bandito Salvatore Giuliano (interpretato da Christopher Lambert). Teatro delle riprese furono in particolare Piazza Sant’Agata, il Municipio, via Roma e zone di campagna circostanti. La città è stata immortalata anche da Marcello Trovato, nel 2015, in Nove anni a Tientsin.

Sacro e Profano – Settimana Santa, a Pasqua. La Domenica delle Palme si svolge la tradizionale benedizione dei ramoscelli di palma e ulivo portati in processione dai fedeli. Il giovedì le tre confraternite del paese usano allestire i sepolcri nelle chiese della città, visitati da tutta la popolazione. Il Venerdì, nel pomeriggio, si svolge una processione dei simulacri dell’Addolorata e di Gesù che culmina nella chiesa della Madonna del Carmelo, dove si mette in scena la Crocifissione. La sera del venerdì un corteo di cittadini e rappresentanti della Chiesa e dell’Amministrazione prendono parte alla tradizionale Via Crucis. Molto belli e di atmosfera i canti in dialetto che accompagnano le varie processioni. Festa di San Paolino, si festeggia il martedì dopo la Pasqua.  Nota anche con il nome di Pasquone, perché ricade il giorno successivo a Pasquetta, è la ricorrenza del compatrono della città. È una celebrazione di antichissime tradizioni, durante la quale vengono portati in processione per le vie cittadine Li Santi Casci, ossia le urne contenenti le reliquie di San Paolino e Sant’Onofrio, compatrono. Suggestivo il luogo dove l’evento si svolge: il santuario di San Paolino, che sorge su una rocca molto alta dalla quale si può godere di una bellissima vista. Accompagnano le urne la banda musicale e gli spettacoli pirotecnici. Caratteristico, lo scampanio del Campanone, posto sul colle, annuncia l’inizio delle celebrazioni. Festa di Sant’Onofrio, cade la prima Domenica di Agosto. Caratteristica la processione delle reliquie del Santo fino al Monte di San Paolino, accompagnata dalla banda del paese e da fuochi d’artificio. Per l’occasione si possono anche degustare i prodotti tipici locali in vendita nelle varie bancarelle. Sagra del Peperoneseconda Domenica di Settembre. La sagra si svolge durante i festeggiamenti dedicati a San Francesco e prevede la degustazione dei peperoni in tutte le varianti: fritti, al forno, conditi, accompagnati da ottimo vino locale. La giornata è rallegrata da spettacoli musicali e bancarelle di artigianato locale. Presepe Vivente, 25 Dicembre – 7 Gennaio. Suggestivo allestimento di un presepe vivente, che scalda l’atmosfera natalizia del quartiere Rabato, il più antico e caratteristico della città. Tutti i vicoli vengono illuminati con fuochi e torce e le case rivivono l’antico clima  contadino e rurale. Da gustare le specialità culinarie, di vecchia tradizione contadina, preparate per l’occasione. Presepi in mostra. Dicembre – Gennaio. Interessante esposizione di presepi in carta, alcuni anche di origine molto antica, che si tiene presso il museo Etnoantropologico.

Molto ricca la tradizione gastronomica, con le specialità da gustare durante il periodo natalizio quali la guastedda, ossia una focaccia condita o imbottita, la minestra di maccu, ossia un purè di fave fresche, o il pitirri, ossia una minestra di verdure. Tra i dolci il più caratteristico è sicuramente il virciddratu, biscotti composti da un impasto di pane farcito con miele, mandorle e fichi.

  • Francesco Salamone (1478 – 1569), Condottiero. Noto per la sua partecipazione alla battaglia di Barletta contro i francesi del 1503, si arruolò nelle file dell’esercito degli Sforza combattendo, per loro conto, su vari fronti.
  • Giuseppe Sorge Nola (1857 – 1937), Storico e Politico. Di buona famiglia, si insediò nella cerchia amministrativa subito dopo la laurea in legge. Nel 1880 era già Regio delegato di Bronte, per poi diventarlo di Acireale nel 1892 e, l’anno seguente, sottoprefetto di Termini Imerese. Nei primi del Novecento assunse il ruolo di prefetto di Venezia per poi diventare Direttore di Pubblica Sicurezza nel 1917. Molto interessanti, inoltre, le sue attività di studio e ricostruzione degli eventi storici della sua città d’appartenenza.
  • Calogero Zucchetto (1955 – 1982), Poliziotto. Medaglia d’oro al valore civile, fu vittima di mafia nel 1982. Fortissima la sua collaborazione nella lotta alla criminalità organizzata al fianco del commissario Ninni Cassarà, ucciso anch’egli tre anni dopo per mano di Cosa Nostra.
  • Enzo e Lorenzo Mancuso, Cantanti e Compositori. Negli anni Settanta lasciano Sutera per trasferirsi a Londra, dove si esibiscono presso i centri culturali ed i pub della città. Iniziano così a farsi strada negli ambienti musicali, esplorano anche il campo della composizione. Sono loro, difatti, alcune  musiche de Il Talento di Mr Ripley di Anthony Minghella e alcuni testi per fiction televisive di noto successo. Il loro repertorio è ormai noto in tutto il mondo per la particolare rielaborazione di testi e melodie siciliane in chiave moderna e contemporanea.

Come arrivare

In auto da Catania bisogna imboccare la A19 in direzione della Strada Statale 640 a Villarosa, poi prendere l’uscita Caltanissetta, continuare sulla Strada Statale 640 e percorrere la Strada Provinciale 40/SP40, SS122, Strada Provinciale 37/SP37, Strada Provinciale 38/SP38 e la Strada Statale 132 in direzione della Strada Provinciale 132/SP132 a Sutera; da Palermo, invece, bisogna imboccare la E90, poi prendere la SS121 e la Strada Statale 189/SS189 in direzione della Strada Provinciale 20bis/SP20bis a Villaggio Faina e infine prendere la Via I Maggio e la Strada Provinciale 238 e SP20bis in direzione di Strada Provinciale 132/SP132 a Sutera. L’aeroporto più vicino è quello di Palermo, “Falcone e Borsellino”, a circa 130 km. La stazione ferroviaria di riferimento è quella di Campofranco, a una decina di km. Per quanto riguarda gli autobus, è possibile recarsi a Sutera con le autolinee Sais.

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