Identità Petralia Soprana

Amministrazione

SINDACO

Pietro Macaluso

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Personale, Sanità e Igiene Pubblica, Protezione civile Polizia Municipale, Bilancio e Tributi, Politiche Sovra Comunali e Comunitarie, Sport Turismo e Spettacolo

Sito istituzionale

www.comune.petraliasoprana.pa.it

Albanese Michele

Deleghe:

Vice Sindaco, Lavori pubblici, Urbanistica, Toponomastica, Contenziosi, Artigianato e Commercio, Rapporti con il Consiglio Comunale, Programmazione, Fondi Comunitari, Energie Rinnovabili

La Placa Leonardo

Deleghe:

Verde Pubblico, Volontariato, Territorio, Ecologia ed Ambiente, Lavoro, Agricoltura e Foreste, Manutenzione Patrimonio Comunale, Servizi a Rete

Cinzia Cità

Deleghe:

Servizi Socio Assistenziali, Pari Opportunità, Famiglia e Politiche Sociali, Attività Produttive, Informatizzazione, Pubblica Istruzione, Cultura

Petralia Soprana, il più alto comune delle Madonie

Il Parco delle Madonie è un Parco naturale regionale istituito il 9 novembre del 1989; comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo in Sicilia (Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni). Comprende il massiccio montuoso delle Madonie, situato sulla costa settentrionale siciliana, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina; ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane e, in particolare, gran parte di quelle presenti solo in Sicilia come l’Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli. Per quanto concerne la fauna sono presenti oltre il 50 % delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più del 50 % delle specie di invertebrati siciliane. Grazie al notevole interesse geologico legato al complesso montuoso madonita, dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark a cui aderiscono più di venti parchi geologici e non, europei. Il sito è stato inserito nella lista dei Geoparchi mondiali UNESCO il 17 novembre 2015.

Le sue origini risalirebbero all’antica Petra, fondata dai Sicani nel III secolo a.C. Sotto i Romani la zona fu molto importante perché riserva e dispensatrice di grano. Il toponimo nel XII secolo d.C. divenne Petralia e durante il periodo feudale fu aggiunta l’apposizione Soprana per differenziarla dalla sottostante Petralia Sottana, alla quale un tempo era unita. Nell’XI secolo i Normanni la resero una potente roccaforte. Il territorio, tra il XVII ed il XIX secolo, andò progressivamente ridimensionandosi per via della raggiunta autonomia amministrativa dei comuni di Alimena, Resuttano e Bompietro; fu poi governato fino al 1812 dalle nobili famiglie dei Ventimiglia, Moncada ed Alvarez de Toledo. Il 16 marzo 1962 fu concessa l’autonomia anche al comune di Blufi, dopo venti anni di battaglia politica guidata dallo scrittore Calogero Rimicci.

Il paese ha conservato l’impianto medievale ed è ricco di opere d’arte. Tra queste, un crocefisso ligneo presente nella chiesa madre dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo, realizzato nel 1623 da Fra’ Umile da Petralia (Gianfrancesco Pintorno). Di rilievo la cinquecentesca chiesa di San Michele e quella di Santa Maria di Loreto. Questa custodisce una pala in marmo del tardo Quattrocento con al centro una Madonna col Bambino di Giacomo Mancini.

L’economia è sostenuta prevalentemente dal settore caseario, da quello agricolo – con la coltivazione di olive, uva, cereali ed ortaggi – e dall’estrazione di salgemma. Mantiene inoltre le antiche tradizioni artigianali, dedite soprattutto alla lavorazione di tappeti, cesti in vimini e ferro battuto.

in aggiornamento

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Sacro e Profano – Patroni di Petralia sono i Santi Pietro e Paolo, festeggiati dal 26 al 29 giugno. Ad agosto invece si rievoca l’antico rito del Matrimonio Baronale in costume settecentesco. Nella frazione di Raffo si svolge ogni agosto, la Festa del Sale (o Sagra del Salgemma), unica in tutta l’isola. Nel vicino fiume Salso, infatti, esiste un deposito di salgemma sfruttato come miniera da cui si ottiene un sale particolarmente puro che non ha bisogno di trattamenti di raffinazione. La festa prevede convegni, gare podistiche, teatro in vernacolo e la distribuzione di pacchetti di sale ai presenti.

Tra i piatti tipici, il dolce natalizio detto cucchia (pasta frolla ripiena di uva passa, mandorle e fichi secchi).

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Come arrivare

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