Identità Melilli

Amministrazione

Il sindaco Giuseppe Carta è sospeso di diritto dalla carica

In carica dal: 11/06/2017

Deleghe:

Le Rubriche – Urbanistica – Ambiente – Industria – Sviluppo Economico – Polizia municipale – Contenzioso – Personale – Bilancio – Tributi

Sito istituzionale

www.comune.melilli.sr.it

Giuseppe Corradino

Deleghe:

Vice Sindaco – Politiche sociali – Sanità – Lavoro – Volontariato – Protezione Civile – Frazioni e Decentramenti – Tutela Animali e Randagismo – Fauna Urbana – Attuazione Programma elettorale

Angelita Liseo

Deleghe:

Università, Cultura e Beni Culturali (Unesco) – Formazione e Pubblica Istruzione – Pari Opportunità e Comunicazione

Giuseppe Militti

Deleghe:

Sport, Turismo e Spettacolo – Mare e Spiagge – Anagrafe – Elettorale – Stato Civile – Innovazione (Urban center) – Rapporti con la Stampa e Scenografie

Vincenzo Coco

Deleghe:

Lavori Pubblici – Manutenzione – Agricoltura – Artigianato – Servizio Idrico – Patrimonio

Melilli, l’antico sentiero fra le vie iblee

Monti Climiti. Dal greco climax, ossia scala, sono così chiamati perché formati da gradoni naturali che degradano da un’altezza di 410 m s.l.m. sino al mare. Si compongono di rocce calcaree, in particolare roccia carbonatica proveniente da sedimenti marini del Miocene, ma anche di periodo Cretaceo e Quaternario. Il paesaggio presenta numerosissime cave e grotte al cui interno sono stati ritrovati fossili e resti di fauna databile al tempo delle glaciazioni. Di notevole importanza anche le necropoli, risalenti alla Età del bronzo e del ferro, nelle quali ci si può imbattere percorrendo tutto il territorio. Le condizioni climatiche miti rendono possibile lo sviluppo di fauna e flora tipica della macchia mediterranea, come ad esempio alberi di ulivi, carrubi e mandorli, o specie quali il falco lanario, molto raro nel territorio italiano.

Toponomastica – Il nome Melilli è probabilmente di origine berbera:Malilah o Malili stava per sentiero trafficato, il che con buone probabilità fa riferimento alla posizione, essendo la cittadina ubicata fra Catania e Siracusa. Sullo stemma della città, che mostra un’aquila reale con le ali spiegate, campeggia la frase latina Dat Megara Ortum Hyblae Leo Martem Alveare Melilli, che significaMegara dà a Ibla Melilli la nascita, il leone dà la forza e la prosperità.

Un antichissimo documento, che oggi si trova negli archivi della Basilica di San Sebastiano, attesterebbe che una statua del Santo martire sarebbe stata ritrovata presso il luogo denominato Stentinello, a circa 3 km a sud di Thapsos, l’attuale isola Magnisi in provincia di Siracusa. Secondo il documento alcuni marinai testimoniarono di essersi salvati da un naufragio grazie alla protezione della statua e, a seguito delle loro parole, centinaia di persone incuriosite accorsero da tutta la provincia sul luogo del naufragio. Nessuno, una volta sul posto, riuscì però a sollevare la pesantissima cassa contenente il simulacro del santo, nemmeno il vescovo di Siracusa accompagnato dal clero e dai fedeli della città. I melillesi, al contrario, giunti sul posto il primo maggio del 1414 riuscirono nell’impresa. La cassa, una volta entrata in paese tra invocazioni e preghiere, divenne nuovamente e inspiegabilmente pesante. Fu considerato, questo, un segno: San Sebastiano voleva fermarsi lì. Si narra che si sarebbe poi verificato il primo miracolo: la guarigione di un lebbroso.

Origini – Le prime attestazioni della presenza umana risalgono all’età del bronzo, e la presenza di diverse necropoli lo testimonia. Notizie certe legate a Melilli, in ogni caso, si hanno a partire dal XII secolo, quando Federico II di Svevia aggregò il Casale di Melilli ad Augusta,cittadina di demanio regio da lui fondata. Nel 1406, dopo essere stata amministrata da diversi principi e baroni, passò al regio demanio, e nel 1466 divenne baronia dei Moncadafino al 1812. Il regio decreto del 1842 elevò il Comune a capoluogo di circondario di terza classe, con aggregato Villasmundo, e nel 1860, dopo la cacciata dei Borboni, il consiglio comunale rinnovò il voto di annessione alle province d’Italia sotto Vittorio Emanuele II. I conflitti mondiali velocizzarono lo spopolamento del Comune, che subì due bombardamenti: già alla fine del XIX molti millesi erano partiti alla volta degli Stati Uniti, e altri andarono via a causa delle guerre. L’industrializzazione, poi, portò segni tangibili di sviluppo, come l’installazione a Punta Cugno della RASIOM, la prima raffineria di petrolio, seguita poi da altre che a poco a poco occuparono la costa; va ricordato tuttavia che, dopo la cessione di parte del suo territorio costiero a Priolo Gargallo, eretto a comune autonomo nel 1979, diverse industrie andarono perdute, come anche la frazione di San Focà.

Melilli contemporanea – Oggi Melilli, gemellata con la cittadina statunitense di Middletown (nel Connecticut, dove in seguito alla forte emigrazione della fine del XIX secolo è sorta Little Melilli, con gli emigrati che fanno rivivere le tradizioni del loro paese di origine), è una tranquilla cittadina iblea.

Centro Storico – Melilli è una tra le cittadine più antiche della provincia di Siracusa. Passeggiando per le stradine del centro storico è impossibile non notare gli imponenti palazzi nobiliari in pietra bianca, a testimonianza delle vicine cave d’estrazione.

Architettura Religiosa

  • Chiesa Madre di San Nicola: è il Duomo di Melilli ed è dedicata a San Nicolò Vescovo di Mira. Ha origini trecentesche e fu edificata con le pietre estratte dalle grotte del territorio. I terremoti del 1542 e del 1693 la danneggiarono quasi fino alla distruzione. Ricostruita nel 1763, al suo interno conserva le opere pittoriche di Olivio Sozzi, tra cui il Trionfo della Fede del 1762. La struttura della chiesa è a tre navate, con tre absidi e un transetto. Custodisce, inoltre, due cappelle: quella del Santissimo Sacramento, il cui altare è stato costruito con stalattiti provenienti dalla grotta di Mastro Pietro, e quella dedicata alla Madonna di Lourdes.
  • Basilica di San Sebastiano: in puro stile barocco, sorge vicino alla grottaCarcarella, luogo dove si ergeva la prima chiesa edificata in onore del Santo nel 1400 (poi distrutta dal terremoto del 1693). Di notevole interesse, al suo interno, la statua di San Sebastiano, interamente scolpita in legno: secondo la leggenda il santo salvò i componenti di una nave naufragata nel mare di Melilli. Dal punto di vista pittorico, predominano le opere del Sozzi, tra le quali la tela sul soffitto raffigurante La Gloria di San Sebastiano. I portali di ingresso, inizialmente in legno, furono ricostruiti in bronzo per mano del maestro Domenico Girbino: in quello centrale sono da apprezzare le raffigurazioni della vita del Martire.

Architettura Civile

  • Palazzo Municipale: sorge sul luogo dove era edificato il monastero dei benedettini del 1595, ceduto all’Amministrazione comunale nel 1877. È stato costruito utilizzando le pietre estratte dalle cave del luogo.

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale:

Chiesa di San Antonio Abate; Chiesa dei Cappuccini; Chiesa dello Spirito Santo; Chiesa del Carmine; Chiesa Madonna del Soccorso; Chiesa della Madonna delle Grazie; Palazzo Vinci; Palazzo Moncada; Palazzo Francesco Arezzo Cannata con le caratteristiche mensole in pietra scolpita.

Siti Archeologici

  • Valle del Marcellino: sorge nella frazione di Villasmundo, al suo interno sono stati rinvenuti importanti resti archeologici di età preistorica e pre-greca. Gli scavi nella valle si sono rivelati di straordinaria importanza poiché hanno permesso di spostare la datazione dei rapporti commerciali tra i Greci e le popolazioni siciliane in tempi più antichi rispetto a quelli stabiliti nelle precedenti scoperte.
  • La Cava Pirrera di San Antonio detta la Cava di Pietra Bianca: si apre ai piedi della falesia dell’età milazziana (Pleistocene medio-superiore) ed è stata adoperata sin dal 1450 per l’estrazione di pietra destinata alla costruzione del Castello e della Torre di Melilli; fu inoltre utilizzata per la ricostruzione di edifici distrutti dal terremoto del 1693. Negli anni Sessanta, con l’avvento del cemento in edilizia, andò in disuso.
  • La Grotta di Mastro Pietro: si apre ai piedi di una paleo falesia di 200.000 anni fa. La leggenda narra che nel suo sottosuolo si svilupperebbero una moltitudine di cunicoli e stanze. Al suo interno custodisce delle tombe dell’età del bronzo, stalattiti e stalagmiti. Ancora oggi rappresenta un importante fenomeno di carsismo attivo.
  • La Grotta Palombara: nata durante il Pleistocene inferiore e medio, è una delle più gradi cavità della Sicilia sud-orientale. Al suo interno sono presenti formazioni di stalattiti e stalagmiti.
  • Complesso Ipogeo Villasmundo Sant’Alfio – Grotta Alfio: la grotta raggiunge i tremila metri di profondità e deve il suo nome ad un’incisione ritrovata su un albero vicino all’ingresso. Attraversata da tre fiumi, il paesaggio al suo interno è di straordinaria bellezza naturalistica, presenta infatti cascate, rami fossili e un lago sotterraneo.

Lo sviluppo economico del territorio si lega senza dubbio alla presenza del polo petrolchimico, considerato uno dei più grandi d’Europa. Ad esso si deve la trasformazione occupazionale del territorio che, dall’estrazione della pietra nelle cave, passando per l’agricoltura e la pastorizia, si ritrova oggi ad avere il settore industriale come risorsa trainante. Il boom nel settore petrolifero si è verificato intorno agli anni Settanta, per poi vivere un periodo di crisi dovuta soprattutto al degrado ambientale che immancabilmente segue un simile exploit: negli anni, infatti, non sono mancati incidenti alle centrali, anche di notevole entità. Dell’antica produzione agricola, rimane soprattutto l’olio di qualità pregiata.

Evoluzione demografica – Secondo i dati ISTAT, dal 1861 ad oggi il Comune di Melilli è cresciuto di oltre 10.000 unità.

Etnie e minoranze – A Melilli sono presenti piccoli gruppi di etnia rumena e nordafricana; gli stranieri registrati sono circa 150, in maggioranza donne.

Musei – Museo di Storia Naturale: sito in Via Dante Alighieri, è nato nel 2001, si possono apprezzare al suo interno, oltre ai reperti archeologici di notevole interesse recuperati durante campagne di scavo, anche molte collezioni naturalistiche ed etnografiche. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni: Archeologica, Etnoantropologica e Naturalistica.

Biblioteche – Biblioteca Comunale in Via Iblea.

Teatri – Cineteatro Città della Notte – SS 114 Uscita Augusta/Brucoli

Cinema – A Melilli sono state girate alcune scene del film Casanova ’70 (Mario Monicelli – 1965)

Sacro e Profano – Festa di San Sebastiano: si tiene nelle giornate del 4 – 11 Maggio. L’evento vede la partecipazione di un gran numero di pellegrini che si recano in città a piedi dai paesi limitrofi. La sera del 3 Maggio si svolge una processione durante la quale, per la cittadina, sfila il reliquiario in argento contenente un braccio con in mano una freccia. La notte fra il 3 ed il 4 Maggio le vie principali rimangono illuminate per accogliere i fedeli che giungono a piedi ad attendere l’apertura della chiesa tra lo scampanio in festa che si verifica intorno alle 4 del mattino. Successivamente, correndo, arrivano i pellegrini vestiti di bianco con fazzoletti in testa, i cosiddetti nuri di Melilli,  seguiti dai nuri di Solarino e Sortino. Alle dieci del mattino del 4 Maggio si può assistere all’uscita del fercolo che viene portato in processione per le strade del paese. Carnevale generalmente a Febbraio: la manifestazione ha origini abbastanza antiche, con la comparsa dei primi carri allegorici già nel 1936. Tradizionale il giovedì grasso, con la sfilata di Re Carnevale accompagnata da gruppi e bambini in maschera. Il lunedì di carnevale, invece, nel centro storico gareggiano gruppi dai costumi molto particolari che mettono in scena temi di politica o di attualità. Festa di San Giuseppe, il 19 Marzo: nel giorno a lui dedicato, la statua di San Giuseppe viene fatta sfilare in processione per le vie della città, e al suo rientro si svolge la tradizionale benedizione con la vendita all’incanto dei doni offerti dai devoti. Quando cade in un giorno feriale, la festa si posticipa alla domenica seguente. Festa Do Cudduruni: si tiene in estate, solitamente nel mese di Agosto. Si tratta di una manifestazione gastronomica nata al fine di valorizzare uno dei prodotti tipici locali, il cosiddetto cudduruni a milliddisa, un impasto di pane condito con pomodori secchi, cipolle, pecorino ed alici. Si svolge nel piazzale di San Sebastiano. Oltre al cudduruni, si possono apprezzare tra gli stand moltissimi altri prodotti tipici della tradizione culinaria locale, oltre che artigianale. Pititti, Pititteddi e Liccumarei: sagra di prodotti tipici locali gastronomici e di artigianato che si svolge solitamente l’ultima settimana di Agosto. Natale a Melilli: Dicembre – Gennaio. Il periodo natalizio vede le chiese della città allestite con i presepi tradizionali. Di particolare interesse il Presepe Vivente, che ricrea fedelmente il paesaggio della Palestina dei tempi di Gesù.

Come è caratteristica di tutta la tradizione siciliana, anche la cucina di Melilli vanta tra i suoi piatti tipici specialità di mare e di montagna, grazie alla prossimità del territorio con entrambi. Caratteristiche della zona, le numerose aziende agricole e le fattorie dove è possibile assaggiare ed acquistare specialità casearie prodotte al momento. Va ricordato, in questo senso, il rito dell’assaggio della ricotta ancora calda, al mattino presto, magari accompagnando la pietanza con il tipico filone di pane casareccio. Non meno importanti, in cucina, sono i dolci della tradizione siciliana e locale, come quelli a base di mandorla, influenzati dalla produzione della vicina Noto.

  • Giuseppe Aurelio Costanzo (1843 – 1913), Poeta. Fu direttore del R. Istituto Superiore di Magistero Femminile di Roma. Tra i suoi maestri, molti tra gli esponenti dell’hegelismo meridionale, quali Alessandro Dumas, Francesco Dall’Ongaro e Giovanni Prati. Molte le opere prodotte, in un repertorio che abbraccia diversi temi: dalle liriche familiari a quelle di impegno politico.
  • Rosario Carta (1863 – 1962), Archeologo. Importante il suo contributo negli scavi delle necropoli di Pantalica e del Plemmirio. Sua, inoltre, l’opera di restauro della statua di San Sebastiano a seguito dello scoppio di un ordigno nel 1947.
  • Giulio Emanuele Rizzo (1865 – 1950), Archeologo. Studioso d’arte e della cultura classica, fu professore nelle Università di Torino, Napoli e Roma. Sua, una monografia su Prassitele e sulla pittura ellenistico-romana. Nel 1923 scrisse una monografia sull’architettura del Teatro antico di Siracusa, ma il suo interesse degli ultimi anni di lavoro si incentrò sullo studio della numismatica, in particolare sulle monete greche di Sicilia.
  • Giambattista Rizzo (1908 – 1986), Avvocato. Convinto antifascista, collaborò al Movimento Liberale Italiano, di cui facevano parte anche Croce ed Einaudi. Tra i fondatori del quotidiano La Sicilia, nel 1944 ricoprì l’incarico di sottosegretario ai trasporti, e dal 1945 al 1957 fu presidente dell’Istituto Nazionale dei Trasporti.

Come arrivare

Per raggiungere Melilli in auto è possibile imboccare l’autostrada E45 fino ad Augusta, per poi prendere l’uscita verso Priolo/Siracusa Nord/Melilli dalla SS114. L’aeroporto più vicino è quello di Catania – Fontanarossa, che dista dalla città 48 Km. La stazione ferroviaria di riferimento è quella di Priolo Gargallo (Sr), con la fermata Priolo-Melilli, e dista circa 8 km dal centro di Melilli. È possibile raggiungere Melilli anche in autobus servendosi dell’AST – Azienda Siciliana Trasporti.

Mobilità urbana – Il servizio di trasporto urbano è gestito dall’AST – Azienda Siciliana Trasporti. Fanno parte dell’area urbana i quartieri Belvedere e Cassibile e le località Fanusa, Plemmirio, Isola, Arenella, Ognina, fino a Fontane Bianche.

Back to top button