Identita Francavilla di Sicilia

Amministrazione

SINDACO

Vincenzo Pulizzi

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.francavilladisicilia.me.it

Carmelo Magaraci

Deleghe:

Vicesindaco – Turismo, Cultura e Sport – Igiene e Sanità – Patrimonio – Beni Culturali eTradizioni Popolari -Trasparenza – U.R.P. – Partecipate – Urbanistica

Salvatore Malatino

Deleghe:

Ecologia – Manutenzioni – Ambiente e Territorio –  Agricoltura – Arredo Urbano e Verde Pubblico – Servizio Idroelettrico

Melania Silvestro

Deleghe:

Francavilla di Sicilia, ai piedi del Castello Medievale

  • La riserva del bosco di Malabotta ha una superficie complessiva di 3.222 ettari di cui circa la metà classificata Riserva Integrale dalla Regione Sicilia nel 1997. È situata nella zona di transizione tra i monti Peloritani ed i monti Nebrodi; interessa i comuni di Malvagna, Francavilla di Sicilia, Mojo Alcantara, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone e Tripi.
  • Gole dell’ Alcantara

Il nome deriva dal termine francese franc-ville, ossia città franca perché esentata da tributi. I primi reperti che attestano insediamenti umani risalgono al V secolo a.C., ma fu in età normanna, intorno all’Anno Mille, che si formarono i primi centri abitati stanziali. All’epoca il territorio fu donato al monastero basiliano di San Salvatore della Placa; poco dopo venne edificato il castello intorno al quale si sviluppò l’abitato. Successivamente Francavilla divenne possedimento di Guglielmo I il Malo, figlio di Ruggero II, come compenso per le sue vittorie. Nel 1678 l’abitato ricevette da Carlo II, re di Spagna, il titolo di città. Tra i fatti degni di cronaca che hanno riguardato il territorio va ricordata la battaglia decisiva qui combattuta nel giugno del 1719 tra Spagnoli ed Austriaci, che vide la vittoria dei secondi e l’affermazione del loro dominio sulla Sicilia fino al 1734.

Sulla sommità della collina che domina il paese è possibile visitare i ruderi del castello feudale edificato nel 1275, ormai provato dal tempo. Nel centro del borgo invece si trova la chiesa di San Paolo (XV secolo), arricchita da una fontana in marmo bianco (1674). Poco distante si trova la Fontana dei Diciotto Schicci (cannelle). Fuori dall’abitato è il convento dei frati cappuccini, gioiello di Francavilla per la pregevolezza della costruzione e per le opere d’arte che conserva, edificato nel 1570 grazie alle elemosine ed all’iniziativa del visconte Jacopo Ruffo. Tra le altre chiese, la chiesa della Santissima Annunziata (XVI secolo); la chiesa del Carmine e la chiesa della Matrice.

Il centro si dedica oggi come in passato all’agricoltura, ma anche l’artigianato gode di una certa vitalità: ne sono testimonianza le fabbriche artigiane dedite alla produzione di vasellame e ceramica ed una cartiera; importante la produzione di cioccolato di qualità. Sono inoltre in crescita le attività connesse allo sviluppo turistico: a tal proposito sono stati creati percorsi per il trekking nella zona montana.

in aggiornamento

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Sacro e Profano – Ad eccezione del pittoresco carnevale le feste sono religiose: il patrono Sant’Euplio ad agosto, l’Addolorata in settembre, Santa Barbara e soprattutto le celebrazioni pasquali. A Francavilla è molto sentita la celebrazione della Via Crucis, interpretata dal vivo fin dal 1790. All’epoca i principali protagonisti erano i bambini, ma dal 1865 vennero coinvolti centinaia di fedeli, così che prese forma la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo. Questo evento è attualmente messo in scena da oltre cinquecento attori, tutti rigorosamente abbigliati con riproduzioni di costumi d’epoca, che interpretano le scene della Passione attraverso le strade del centro.

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Come arrivare

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