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Tifosi modicani aggrediti a Siracusa: violenza inaudita sugli spalti del “Riccardo Garrone”

Il Sindaco di Modica chiede conto e ragione dell'accaduto al collega siracusano e al Prefetto. Alcuni ragazzi sono rimasti feriti anche in maniera seria

(5 novembre 2018)

“Il vile attacco subito dai tifosi modicani a Siracusa non può e non deve passare in silenzio. Come Sindaco di Modica ho chiesto spiegazioni al Prefetto e al Sindaco di Siracusa su come sia potuto accadere un fatto così grave”. Il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha scritto al Prefetto di Siracusa, dott. Giuseppe Castaldo, e al Primo Cittadino aretuseo, Francesco Italia, per chiedere conto e ragione di quello che è successo ieri pomeriggio presso lo Stadio “Riccardo Garrone”, nel corso della partita del campionato di Promozione tra la RG Siracusa ed il New Modica.

I fatti si sono verificati al 20′ del secondo tempo, quando una ventina di violenti è entrata in azione sulla tribuna del campo di via piazza Armerina e, con il volto coperto da caschi per motociclisti ed alcuni con passamontagna, ha teso un agguato ai tifosi del Modica, giunti nel capoluogo aretuseo per sostenere la trasferta della loro squadra. Quello che è successo nel giro di dieci minuti è stato un susseguirsi di scene da far west di violenza inaudita, che hanno attirato pure l’attenzione dei calciatori e dell’arbitro, il quale ha interrotto la partita per un quarto d’ora. La spedizione punitiva è avvenuta anche a causa della totale assenza delle forze dell’ordine durante il match (che, per la cronaca, è finito 0-0), e il motivo pare sia da ricercare in vecchie ruggini tra le due tifoserie.

“I nove ragazzi modicani che stavano assistendo al match – denuncia un indignato Abbate – sono stati assaltati da un branco di “tifosi” che, armati di spranghe e cinture, si sono scagliati sui tifosi modicani causando loro ferite e contusioni anche piuttosto gravi. Com’è possibile che possa svolgersi un evento sportivo senza la presenza di un solo rappresentante delle forze dell’ordine? Come è possibile che ci siano le porte aperte e che non ci sia nessuna recinzione in un impianto omologato per il torneo di Promozione? Perché a Modica le forze dell’ordine fanno i salti mortali per garantire il regolare svolgimento di ogni tipo di manifestazione (in primis quelle sportive) e nello stesso campionato, in una Città importante come Siracusa, non si riesce a fare altrettanto? Le nostre squadre hanno giocato più volte a porte chiuse proprio perché mancavano piccolissimi dettagli che ci hanno negato la possibilità di aprire le strutture ai tifosi. Questi problemi evidentemente esistono solo a Modica, perché poi quando assistiamo a certe scene su altri campi restiamo senza parole. Pretendo, a nome di tutta la Città, spiegazioni da parte di chi ha la competenza sull’accaduto e, nel frattempo, voglio esprimere la mia massima solidarietà ai modicani che, per inseguire la loro passione, hanno rischiato la vita”.

Valentina Frasca

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