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Il “Medicane Zorbas” prende vita al largo delle coste siciliane, ma niente allarme

E' improbabile che possa colpirci, si dirigerà verso la Grecia

(28 settembre 2018)

Lo hanno soprannominato Medicane, dalla fusione tra Mediterranean e hurricane, ed è la cosa più simile ad un uragano che, secondo gli esperti, si sia mai formata al largo delle coste calabresi e siciliane. Dopo il brusco calo delle temperature che ci ha sorpreso negli ultimi giorni, arriva adesso anche questa perturbazione, ma, sebbene la traiettoria non sia prevedibile al 100%, è improbabile che Zorbas, questo il nome che gli è stato dato, possa colpire la Sicilia. Niente allarmismi, dunque.

Le coste siciliane già in queste ore sono interessate da venti, mareggiate e piogge, ma il ciclone simil tropicale si dirigerà verso la Grecia e Creta, dove, da ore, è scattata una seria allerta meteo.

Nel Mediterraneo non possono formarsi uragani veri e propri, come quelli che prendono vita negli Oceani, perché questi “mostri” hanno bisogno di strati d’acqua molto caldi, almeno 26 o 27 gradi, profondi decine di metri, e il Mare Nostrum raggiunge queste temperature solo in superficie. Il cambiamento del clima, però, che si fa sempre più tropicale, può provocare, soprattutto in questo periodo dell’anno che segna l’arrivo delle prime correnti fredde dopo mesi di caldo, delle depressioni che presentano analogie con gli uragani tropicali.

A scatenare il ciclone è il contrasto tra l’aria fredda che soffia da nord est e le temperature alte del bacino del Mediterraneo. La Sicilia, lo ripetiamo, non sarà interessata, se non marginalmente, dal fenomeno, mentre nelle zone in cui il “Medicane” colpirà, sono previsti venti che potrebbero raggiungere anche i 160 chilometri orari.

Valentina Frasca

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