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Dissesto idrogeologico, una spesa di oltre cento milioni

In sei mesi la Giunta di Nello Musumeci ha sbloccato e aggiudicato lavori contro l'erosione e le frane

Stretta sugli interventi nei comuni per far fronte al rischio idrogeologico. La Regione Siciliana, messa spesso all’indice per la scarsa tutela dei territori a rischio, accelera sbloccando e, in alcuni casi, aggiudicando somme destinate alla messa in sicurezza per un cifra superiore a cento milioni di euro. A renderlo noto è lo stesso Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a capo della struttura del Commissario straordinario. Stando a una recente analisi dello stato di salute della Regione su dieci comuni dell’Isola in otto ci sono aree a rischio idrogeologico. Per due di queste, inoltre, il rischio idraulico è elevatissimo Questi dati erano emersi, nei primi mesi del 2018, dalla relazione del dipartimento dell’Ambiente dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente, curata dal servizio “Pianificazione e programmazione ambientale”. Il Presidente della Regione Siciliana non poteva far altro che prenderne atto e agire di conseguenza: così è stato.

Nella foto il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

La Struttura Commissariale, nei giorni scorsi, ha proceduto a dare il via libera a 42 interventi dislocati su tutta l’Isola. Cinque sono le gare aggiudicate, mentre per otto di queste le procedure in corso di aggiudicazione sono, a tutt’ora, ancora in corso. Procedure, infine, ancora aperte per ventisei interventi di assesto idrogeologico. “Non era mai accaduto – sottolinea il Presidente della Regione, Nello Musumeci – che in così poco tempo alla Regione Siciliana fossero mandati in appalto progetti per 101,5 milioni di euro. Abbiamo impresso un’accelerazione e di questo voglio ringraziare gli uffici coordinati dall’ingegnere Maurizio Croce per l’impegno profuso. Un modello virtuoso che auspico possa essere d’esempio per altre strutture regionali, soprattutto in vista delle scadenze di fine anno sulla spesa dei Fondi europei. Oltre a sbloccare opere, in alcuni casi vitali per i Comuni, infatti, abbiamo evitato che le risorse rimanessero inutilizzate e in più rimesso in moto l’economia, a tutto vantaggio di imprese e lavoratori”.

Qualche altro numero sui comuni interessati al rischio idrogeologico. Nell’isola ben 320 comuni mantengono delle aree nella fascia più elevata del rischio geomorfologico e 95 in quella definita a rischio idraulico.

Solo qualche mese fa, il Governatore, nella funzione di capo della Struttura Commissariale, aveva dichiarato che erano in arrivo 11 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza e al recupero di alcune aree. Altresì, però, aveva denunciato “la mancanza di interessanti progetti cantierabili”, spiegando che uno dei problemi più annosi che affliggono la Regione è la difficoltà di accesso agli investimenti, perché “non siamo dotati di un parco progetti adeguato. Da un lato, infatti, gli uffici tecnici delle varie amministrazioni non sono dotate di professionalità interne, dall’altro non hanno risorse finanziarie per affidare le progettazioni all’esterno”.

Nella foto l’alveo del Torrente Bisconte Cataratti in provincia di Messina.

È evidente che qualcosa si sia mossa nella giusta direzione. Tanto da far sbloccare soldi che si credevano ormai persi del tutto. L’intervento più importante, sotto il profilo meramente economico, prevede la riqualificazione ambientale e il risanamento igienico-sanitario dell’alveo del torrente Cataratti – Bisconte in provincia di Messina con un finanziamento di 30 milioni di euro.

Per la mitigazione dell’erosione costiera ad Avola, in provincia di Siracusa, e a Ispica nel Ragusano, invece, sono stati destinati 23 milioni di euro. Proprio nel comune di Avola i lavori interessano la fascia costiera per un tratto complessivo di costa di circa 3,5 chilometri, mentre nel territorio di Ispica gli interventi coinvolgeranno il litorale della frazione di Santa Maria del Focallo per una lunghezza generale di 6 chilometri. Sette milioni di euro, invece, serviranno a completare i lavori di consolidamento della zona est dell’abitato di Ravanusa, nella provincia di Agrigento.

Cristina Lombardo

 

 

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