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Bye bye Soaco! L’amministratore delegato Giorgio Cappello se ne va. Il Vussia: “Ora un cambio di rotta”

Alla base delle dimissioni ci sarebbero motivi personali e la difficile situazione finanziaria della società di gestione del Pio La Torre

Il Comitato utenti dell’aeroporto di Comiso e dei viaggiatori del sud della Sicilia, il Vussia, commenta positivamente la notizia delle ultime ore relativa alle dimissioni dell’amministratore delegato di Soaco, Giorgio Cappello. Il Vussia parla di “motivazione scarna” da parte dell’ex manager, che ha giustificato la sua decisione con motivi personali e difficoltà finanziarie.

“Fino a ieri non c’erano difficoltà finanziarie e l’avvenire di Soaco e del Pio La Torre erano luminosi, grazie al supporto di Catania, un piano industriale nuovo e stimolante, un ristorante e un centro commerciale che avrebbero coperto il deficit dello scalo. Evidentemente, ieri è accaduto qualcosa che ha fatto cambiare idea all’amministratore delegato” si legge in una nota, che continua così: “Il Vussia conferma le proprie critiche all’operato della Soaco e auspica ora un cambio di rotta. Le dimissioni del dr. Cappello dimostrano che Soaco non esiste più. Se perfino l’amministratore delegato afferma che la situazione finanziaria è insostenibile, vuol dire che non ci sono soldi, che il prestito ponte non è risolutivo (e forse irrealizzabile), e che anche il piano industriale da poco approvato presenta forti elementi di irrealizzabilità”.

Il Comitato, sempre molto critico nei confronti dell’attuale gestione dello scalo, auspica, a questo punto, “la creazione di una nuova società di gestione, che si doti un vero e credibile piano industriale e si liberi dei vincoli gravosi ed inefficaci delle società controllanti. I soci di Soaco, e il comune di Comiso in particolare – si legge infine nel documento – possono e dovrebbero promuovere un’azione di responsabilità per chiarire come un aeroporto come quello di Comiso possa generare settemila euro di perdite al giorno, senza che si muova un dito. Quel denaro in grandissima parte è dei contribuenti e va recuperato.”

Giorgio Cappello, nella missiva indirizzata al presidente della società, Silvio Meli, parla di motivi di lavoro legati alla gestione della sua azienda, ma anche del difficile momento che sta attraversando Soaco, schiacciata da una pesante situazione finanziaria.

Valentina Frasca

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