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Acquacoltura, sette milioni di euro per investimenti e ricerca

Le risorse del FEAMP saranno gestite in partenariato dagli assessorati regionali all’Agricoltura e al Territorio e Ambiente

Palermo 2 agosto 2018. Altre quattro misure e investimenti per sette milioni di euro per lo sviluppo dell’acquacoltura siciliana. Il FEAMP (fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), capofila la Regione siciliana, attraverso investimenti, attività di ricerca e innovazione, metterà in moto una serie di azioni volte al miglioramento della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico e della sicurezza alimentare.

Il tema è stato affrontato, ieri mattina, nella sede del Parco delle Madonie dall’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera, dall’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente Toto Cordaro in sinergia con il dirigente generale del Dipartimento della Pesca Mediterranea, Dario Cartabellotta. Una stretta collaborazione che ha come obiettivo quello di creare opportunità per le imprese rurali che vorranno intraprendere un allevamento di pesci nelle aree interne, che rappresentino potenziali siti per insediare start up e, contestualmente, sviluppare una economia legata anche agli aspetti turistici (acquacoltura rurale), vale a dire in mare utilizzando un acquacoltura sostenibile (offshore). Non si perderà alcun tempo. Dalle parole ai fatti. Infatti, già dalle prossime settimane saranno espresse le Manifestazioni d’interesse per la selezione dei soggetti pubblici attuatori, dei partner scientifici e dei partner privati (imprese acquicole che ospiteranno gli impianti pilota) per definire i protocolli e i modelli di produzione; quindi il knowhow da trasferire alle imprese.

Nella foto l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera e Toto Cordaro, assessore regionale all’Ambiente

“In una Sicilia ricca di biodiversità queste misure non possono che trovare terreno fertile per l’animazione del territorio, legato anche agli aspetti economici, occupazionali e turistico ricreativi che per molte aziende agricole potranno rappresentare una importante integrazione al reddito – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera –  L’Italia importa 4 miliardi di euro di pesce da acquacoltura a fronte della Sicilia che ne fattura 12 milioni. Questo sta a testimoniare che c’è una potenziale opportunità, che è sconfinata, e per la quale occorre, oltre ai finanziamenti, mettere in campo tutto il capitale umano e le conoscenze necessarie, a supporto di chi deve cimentarsi e scommettere su iniziative come questa, che rappresentano una straordinaria possibilità di incremento del reddito degli agricoltori”.

Soddisfatto anche l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro che parla di conquistata facilità nelle procedure amministrative: “Abbiamo di recente siglato un protocollo d’intesa tra i due Assessorati perché le tematiche ambientali siano all’interno dei progetti dell’agricoltura e viceversa, al fine di evitare situazioni di distonia tra coloro che vogliono investire e creare impresa con le certificazioni di carattere autorizzativo che sono in capo all’assessorato al Territorio e all’Ambiente. Questo faciliterà non soltanto gli iter amministrativi ma eliminerà tutti quei passaggi che possono creare lungaggini burocratiche e incertezza per beneficiari e potenziali investitori”.

Cristina Lombardo

 

 

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