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20 anni fa la Strage di San Basilio, alle 18 una Santa Messa per Turi Ottone e Rosario Salerno

Gli obiettivi degli assassini erano Angelo Mirabella, referente del clan della ‘Stidda’ di Vittoria, capeggiata da Carmelo Dominante, Rosario Nobile e Claudio Motta

(2 gennaio 2019)

A Vittoria, da 20 anni ormai, l’inizio dell’anno coincide con la commemorazione di un fatto tragico. Era il 2 gennaio del 1999, infatti, quando si consumò la strage di “San Basilio”, al Bar Esso a pochi metri dall’ospedale Guzzardi.

Sotto i colpi dei sicari caddero cinque persone, e due di queste erano innocenti. Gli obiettivi degli assassini, infatti, erano Angelo Mirabella, referente del clan della ‘Stidda’ di Vittoria, capeggiata da Carmelo Dominante, Rosario Nobile e Claudio Motta, ritenuti affiliati al clan Dominante. Sotto la pioggia di fuoco, però, rimasero uccisi anche Rosario Salerno, 28 anni, e Salvatore Ottone, 27 anni. Giovani innocenti, che si stavano intrattenendo davanti ad un caffè per lo scambio degli auguri, mentre si salvò per miracolo il barista, che si nascose dietro il bancone. La verità venuta a galla negli anni nelle aule dei tribunali ha permesso di scoprire che i mandanti della strage furono gli uomini dei clan Piscopo ed Emmanuello di Gela, rivali della “Stidda” vittoriese, e le cinque persone assassinate sono state le vittime (di certo non le uniche) di una guerra di mafia scatenata per il controllo della provincia di Ragusa.

La vicenda ha poi portato all’arresto e alla condanna all’ergastolo dei fratelli Giovanni e Alessandro Piscopo, ritenuti i mandanti; oltre che di Enzo Mangione, considerato il basista. Secondo il collaboratore di giustizia Carmelo Massimo Billizzi, ex boss di Cosa Nostra di Gela, la sentenza di morte fu emessa dai clan Piscopo ed Emmanuello, rivali della “Stidda» vittoriese capeggiata da Carmelo Dominante. Fu Billizzi a rivolgersi al boss di Mazzarino, Salvatore Siciliano, che mise a disposizione i killer Giuseppe Selvaggio e Claudio Calogero Cinardo. Le armi, invece, vennero fornite da Alfonso Scozzari nel 2011, intanto, due presunti componenti del commando furono condannati all’ergastolo anche in appello: Giovanni Avvento ed Alessandro Emmanuello. Trent’anni, invece, per i collaboratori di giustizia Gianluca Gammino e Billizzi, esecutori materiali della strage.

Alle ore 18, nella Basilica di San Giovanni Battista, a Vittoria, con una Santa Messa si ricorderanno Rosario e Salvatore e tutte le vittime innocenti di magia. Alla funzione religiosa, officiata da don Salvatore Cannata, sarà presente il Vice Prefetto Giancarlo Dionisi, in rappresentanza della Commissione straordinaria che guida Palazzo Iacono.

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