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Aeroporto di Comiso, a Palermo il tavolo tecnico del Ministero della difesa per la riconversione dell’area militare

Una tappa fondamentale, annunciata nel corso dell'incontro romano di qualche giorno fa tra la parlamentare regionale Campo e il Ministro Trenta

(22 novembre 2018)

“Dalle parole ai fatti, la cessione dell’area militare ex-USAF dell’aeroporto di Comiso è sempre più vicina. Dopo l’incontro romano con il ministro della difesa Elisabetta Trenta, si sta riunendo a Palermo, al Comando Militare Esercito Sicilia, il Tavolo Tecnico che si occuperà della cessione dell’area, per la totale riconversione ad usi esclusivamente civili”. 

Questo altro passo importante, reso noto dalla parlamentare regionale dei 5 stelle, Stefania Campo, consentirà al Pio La Torre di progettare e realizzare una nuova area con la relativa piattaforma cargo. “Il Ministro, come conferma oggi questa nuova convocazione del Tavolo Tecnico, si è immediatamente attivata – dice Campo – ed oggi il Generale Gambardella, che presiede la Task Forse Valorizzazione Immobili del Ministero della Difesa, ha potuto invitare le massime autorità civili e militari per far ripartire il procedimento che inspiegabilmente, dal mio punto di vista, si era interrotto a ridosso delle elezioni nazionali”. Al Tavolo Tecnico partecipano il Comando Logistico Aeronautica Militare, la Regione Siciliana, il Comune di Comiso, l’Agenzia del Demanio, l’Enac e la Soaco. La prima area era già stata ceduta con decreto interministeriale il 14 dicembre del 2000 e permise la nascita dell’attuale Aeroporto “Pio La Torre” di Comiso.

“E’ un’operazione importantissima per il nostro territorio, e la Sicilia intera – spiega ancora la deputata – perchè rappresenterà l’inizio di un nuovo percorso progettuale che ci dovrà portare alla realizzazione dell’unico scalo Cargo (trasporto merci) da Napoli in giù, per un raggio commerciale e di azione di ben 800 km. Insieme alla funzione civile di trasporto passeggeri, già esistente, dall’aeroporto si potranno trasportare quindi anche merci, un’infrastruttura fondamentale anche per la nostra agricoltura e la nostra industria. Così l’aeroporto di Comiso potrebbe divenire una delle più importanti piattaforme Cargo del Mediterraneo”.

Stefania Campo, dopo l’incontro con il Ministro Trenta, aveva dichiarato: “Finalmente la prospettiva di un aeroporto Hub non è più un miraggio, senza alcun aggravio di spesa per le casse pubbliche e grazie all’intervento di nuovi investitori. Ora attendiamo la visita della Ministra presso l’aeroporto di Comiso, proprio per verificare le condizioni attuali dell’area non ancora utilizzata. Questa iniziativa, fra l’altro, chiuderebbe il percorso trentennale che ha portato la struttura di Comiso, da sito militare nucleare degli anni ottanta agli usi prettamente turistici, commerciali e civili attuali”.

L’On. Stefania Campo e il Ministro Elisabetta Trenta

Aggiornamento del 23 novembre

Sull’argomento interviene oggi il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, presente ieri all’incontro palermitano. “Tutti gli attori della questione – dice – ci siamo seduti per studiare appositi percorsi che potranno garantire una procedura veloce per il passaggio del sedime. Il Ministero della Difesa infatti darà il sedime aeroportuale alla Regione e questa, a sua volta, lo cederà in concessione gratuita al comune di Comiso. E’ molto importante in questa fase – ha spiegato ancora il Sindaco – puntualizzare che il comune non sarà gravato da alcuna spesa per la cessione demaniale poiché l’area ex USAF è già dismessa e quindi non vi sono costi a carico. Sempre durante l’incontro è stata dettata un’agenda dei lavori che prevede, contestualmente, che entro i primi mesi del 2019 da parte dell’Aeronautica Militare, venga fatta tutta la ricognizione particolareggiata del patrimonio immobiliare interno all’area, propedeutica al verbale di cessione. L’acquisizione – ha continuato il Primo Cittadino – è un passaggio importante per potere iniziare fattivamente a programmare un futuro prossimo che non è legato solo allo sviluppo del progetto cargo presso il Pio La Torre, ma può includere altre possibilità di utilizzo di tutta l’area per centri di ricerca e di studio relativi all’attività aeronautica in collaborazione con alcune università italiane e per finalità turistico/ricettive”.

Valentina Frasca

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